In molti si chiedono cosa potranno fare i 18 italiani al via del Tour de France 2017. Dopo un bilancio abbastanza negativo al Giro d’Italia 2017, con una sola vittoria di tappe e tre corridori nella Top10 finale, c’è curiosità per capire quale potrà essere il borsino degli azzurri nella Grande Boucle. Molto ottimista a riguardo si è mostrato il commissario tecnico Davide Cassani in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Molti dovranno lavorare per i capitani, ma abbiamo delle individualità che possono regalarci gioie. Sì, il bilancio potrebbe essere migliore rispetto al Giro, anche perché in Francia ci sono cacciatori di tappe che a maggio mancavano. Penso a Ulissi, che è in grande forma, a Trentin, che al Tour ha già vinto due volte, a Colbrelli, che quest’anno si sta comportando molto bene, e a Brambilla. Ma anche a Felline, nonostante abbia Contador in squadra, a Caruso e a De Marchi, che in una giornata di libertà possono provarci. A fine Tour sarei contento con due vittorie di tappa e un azzurro sul podio. Sono esigente..”
L’attenzione di Cassani si è poi spostata su Fabio Aru e su quello che potrà fare al Tour: “Aru può fare un grande Tour, anche perché il tricolore dà qualcosa in più. Si è visto con Nibali nel 2014. Froome sarà il riferimento per via della squadra. Poi ci sono Quintana, Porte e Contador. Aru lo metto subito dietro, insieme a Bardet, Chaves e Yates”.
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